Come tutti sanno, il condono edilizio è un procedura che permette la regolarizzazione degli illeciti commessi durante costruzioni edilizie e l’eventuale estinzione dei reati penali a questi connessi. Tali pratiche possono richiedere degli anni, e da qui, forse, la decisione del Governatore della Regione Campania Stefano Caldoro, di approvare un maxi emendamento che riapre tale termini per il condono edilizio, permettendo così di sbloccare pratiche depositate ai Comuni, relative agli anni 1985 e al 1994. La chiave di volta di tale normativa, contenuta nel Collegato alla legge finanziaria 2014, la scadenza del 31 dicembre 2006, entro la quale i Comuni dovevano esaminare pratiche relative a vecchi condoni, è stata rinnovata al 31 dicembre 2015.
Tale misura conterrebbe anche delle correzioni a precedenti errori di valutazione, che avrebbero portato all’inclusione di territori all’interno delle aeree protette, con caratteristiche differenti da quelli soggetti a reale tutela, come la costiera amalfitana e quella sorrentina. D’ora in poi sarà anche possibile praticare incrementi volumetrici all’interno delle “zone rosse” site in prossima del Vesuvio, purché tali interventi siano finalizzati a rendere gli edifici antisismici o ad apportare miglioramenti agli edifici finalizzati al risparmio energetico.
Il nuovo maxi emendamento ha inoltre validità anche nelle zone sottoposte al PUT, piano urbanistico territoriale, anche se ogni caso dovrà essere analizzato volta per volta onde evitare eventuali contrasti.