Bonus Casa 2017, quali sono e come richiederli

La Legge di Bilancio è stata approvata, e con essa entrano in vigore le proroghe e gli aumenti delle agevolazioni fiscali, previste per chi effettua interventi sulla casa. Al bonus ristrutturazioni, a quello sull’acquisto di mobili e all’eco-bonus, è andato ad aggiungersi il sismabonus  mentre, non è stato rinnovato il  bonus mobili per le coppie, under 35. Ma vediamo il tutto nel dettaglio.

Bonus ristrutturazioni 2017, chi ne ha diritto

Anche per quest’anno, i costi sostenuti per gli interventi di ristrutturazione sulla propria abitazione possono essere detratti al 50% dall’Iperf, divise in dieci quote annuali dello stesso importo, per un massimo di 96.000 €. La detrazione scadrà il 31 dicembre 2017 e, nel caso in cui non dovesse essere prorogata per l’anno successivo tornerà al vecchio 36%.

Possono richiedere il bonus ristrutturazione:

  • Il proprietario dell’immobile;
  • Gli inquilini di un immobile
  • Il nudo proprietario;
  • L’usufruttuario;
  • Il comodatario;
  • I familiari conviventi, a patto che risultino intestatari di bonifici e fatture.

Bonus ristrutturazioni 2017: interventi e adempimenti

Anche per quest’anno gli interventi agevolabili sono quelli presenti  nella seguente lista:

  • ristrutturazione edilizia;
  • recupero e risanamento conservativo.
  • impianto idraulico ed elettrico;
  • inferriate fisse;
  • soppalco;
  • pareti interne ed esterne;
  • scale ed ascensore;
  • cablatura;
  • porta blindata;
  • impianto di allarme;
  • allargamento porte e finestre;
  • pavimentazione esterna;
  • facciata ed intonaci esterni;
  • canna fumaria;
  • citofoni, videocitofoni e telecamere;
  • caldaia, caloriferi e condizionatori;
  • abbattimento delle barriere architettoniche;
  • balconi e verande;
  • box auto;
  • contenimento dell’inquinamento acustico (isolamento).

Possono essere detratte anche tutte le spese riguardanti i costi di progettazione, le prestazioni professionali inerenti, sopralluoghi e perizie.
Per poter richiedere il bonus ristrutturazioni 2017, bisogna essere in possesso dei seguenti documenti, che devono essere necessariamente intestati al soggetto che sta presentando la domanda:

  • fattura/e delle spese sostenute
  • bonifico parlante, indicante la causale del versamento, il numero e la data della fattura, i dati del richiedente la detrazione, il codice fiscale del beneficiario.
  • dichiarazione di ristrutturazione da cui risulti una data di inizio lavori

Eco Bonus 2017 e gli interventi agevolabili

L’ecobonus è una detrazione Irpef del 65%, sui costi sostenuti per gli interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Anche in questo caso, come per i bonus elencati in precedenza, la detrazione va divisa in 10 quote annuali di pari importo, fino al raggiungimento di un limite massimo di:

  • 30.000 euro, per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • 40.000 euro, per le opere di riqualificazione dell’involucro di edifici esistenti, e per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
  • 100.000 euro, per gli interventi di riqualificazione energetica globale.

Dal 2017, nel caso in cui l’intervento in questione riguardi l’intero involucro dell’edificio, sarà possibile ottenere delle detrazioni pari a :

  •  70% dei costi, in caso di interventi superiori al 25% della superficie lorda dell’ edificio;
  • 75% , se il lavoro sarà finalizzato a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva.

Per poter accedere all’eco-bonus 2017, bisogna presentare la seguente documentazione:

  • fattura relativa alle spese sostenute;
  • bonifico parlante, dove deve essere necessariamente indicata la causale del versamento, il numero e la data della fattura, i dati del richiedente la detrazione(che può anche essere diverso dall’ordinante), il codice fiscale del beneficiario.

Nel caso d’interventi di dimensioni maggiori, come la riqualificazione e l’isolamento dell’edificio, insieme a quelli  precedentemente indicati, bisogna comunicare all‘Agenzia Nazionale per L’Efficienza Energetica anche i seguenti documenti:

  • Ape (attestato di prestazione energetica), redatto da un professionista abilitato indipendente dalla ditta che esegue i lavori;
  • asseverazione: è la certificazione dei produttori necessaria per caldaie, finestre e infissi;
  • scheda informativa: è un documento contenente tutti i dati identificativi sia del soggetto che dell’immobile, che la quantificazione del risparmio energetico dovuto all’intervento.

Bonus mobili 2017, cos’è compreso nell’agevolazione?

Tale agevolazione, consiste nella detrazione del 50%  sulla spesa sostenuta per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici, da ripartire in 10 rate di pari importo, suddivise per l’intero anno: il bonus mobili è cumulabile con il bonus ristrutturazioni, e non può superare il tetto massimo di 10.000
Sono inclusi nel bonus:

  • grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, fatta eccezione per il forno, per il quale è sufficiente la classe A
  • arredi di uso quotidiano (letti, sedie, tavoli, etc…);
  • componenti della cucina e mobili per il bagno.

La documentazione necessaria per accedere al bonus mobili 2017 è uguale, a quella già elencata per il bonus ristrutturazione, ossia: fattura e bonifico parlante e dichiarazione di ristrutturazione,da cui risulti la data di inizio lavori, che può essere sia una comunicazione al comune in cui si trova l’immobile, o l’atto di notorietà, nel caso in cui questi documenti non siano obbligatori.

Sismabonus 2017

In seguito alle recenti disgrazie che hanno interessato alcune regioni del nostro paese, lo Stato ha deciso d’intervenire varando il nuovo sismabonus. Questa, è una detrazione del 50% sulle spese sostenute per l’attuazione d’interventi antisismici su immobili siti in zona sismica 1 e 2, e riguarda tutte le spese sostenute a partire dal 1 gennaio di quest’anno fino al 31 dicembre 2021 per un tetto massimo di 96.000 euro ad edificio, calcolati annualmente.
Per quanto riguarda invece gli edifici presenti in zona sismica 3, ossia quei luoghi in cui si verificano rari ma forti terremoti, la detrazione ammonta a:

  • 70% se gli interventi effettuati comportino una riduzione di una classe del rischio sismico
  • 80% se invece gli interventi di riduzione di rischio sismico effettuati sull’edificio, comportino una diminuzione di questo pari a due classi

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