Nell’atto di compravendita di una casa sono tanti i documenti da reperire, i moduli da compilare e le carte da firmare.
In tutto questo mare di fogli e attestati, un documento molto importante è proprio quello di conformità catastale.
Cos’è e come funziona il documento di conformità catastale
Secondo la legge, in ogni atto di compravendita deve esserci una dichiarazione del venditore che attesti la conformità dello stato immobile con la planimetria che si trova depositata in catasto.
Secondo quanto specificato nel decreto legge numero 78 del 31 maggio 2010, questo documento può essere sostituito con un attestazione di conformità rilasciata da un tecnico abilitato.
Il tecnico, confrontando l’immobile con gli atti catastali aggiornati, si assume la responsabilità di dichiarare che è presente una corrispondenza tra lo stato attuale dell’immobile e le informazioni riportate nella planimetria. Che non è altro che lo scopo stesso del documento di conformità catastale.
Nella pratica, per conformità catastale, si intende la corrispondenza fra quanto è presente in planimetria ed il reale stato dei luoghi nel momento in cui, il tecnico professionista, sottoscrive la sua dichiarazione.
Come ottenere la conformità catastale se l’immobile è modificato
Se negli anni avete effettuato qualche modifica alla vostra abitazione e non corrisponde più perfettamente alla planimetria catastale, restate tranquilli, potrete ugualmente ottenere un documento di conformità catastale.
In questo caso è necessario che un tecnico specializzato effettui un sopralluogo per verificare la natura delle modifiche apportate all’abitazione; se gli interventi sono minimi, il tecnico può tranquillamente rilasciare l’attestazione di conformità catastale.
Se gli interventi apportati invece riguardano il numero di vani o la struttura distributiva dell’immobile, è necessario procedere ad una variazione catastale per regolarizzare l’immobile e riuscire ad ottenere il documento di conformità catastale.
Modalità e tempi di richiesta
Il Documento di conformità catastale va richiesto con un po’ di anticipo rispetto a quando occorre.
A partire dal momento in cui il tecnico verifica che è effettivamente presente una corrispondenza fra quanto è presente in planimetria ed il reale stato dell’immobile, passeranno circa 3-4 giorni lavorativi prima di entrare in possesso del documento.
Nuovi studi in materia
L’art. 8, comma 1-bis, del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, inserito in sede di conversione dalla L. 21 giugno 2017, n. 96, in vigore dal 24 giugno 2017, ha novellato l’art. 29 della L. 27 febbraio 1985, n. 52, introducendo il nuovo comma 1-ter, che stabilisce quanto segue:
Se la mancanza del riferimento alle planimetrie depositate in catasto o della dichiarazione, resa dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie, ovvero dell’attestazione di conformità rilasciata da un tecnico abilitato non siano dipese dall’inesistenza delle planimetrie o dalla loro difformità dallo stato di fatto, l’atto può essere confermato anche da una sola delle parti mediante atto successivo, redatto nella stessa forma del precedente, che contenga gli elementi omessi. L’atto di conferma costituisce atto direttamente conseguente a quello cui si riferisce, ai sensi dell’articolo 10, comma 3, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23”.
In pratica, il legislatore ha previsto la possibilità di ritenere gli atti di compravendita nulli se non è presente la conformità catastale.
In precedenza, laddove veniva violata la conformità catastale bisognava soltanto procedere a rinnovare l’atto con una nuova dichiarazione di conformità catastale. Ora non è più così, quindi nel momento in cui effettuate una compravendita non esitate a richiedere questo documento ed accertatevi che sia in regola.
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