Imu 2020, facciamo il punto sulla situazione

Il 16 dicembre è la scadenza per il pagamento del saldo Imu 2020. Vediamo tutto ciò che c’è da sapere sul saldo Imu 2020 e sul calcolo della seconda rata, alla luce della proroga del conguaglio a febbraio

Saldo Imu 2020

Il 16 giugno è stato il termine ultimo per il versamento dell’acconto Imu, pari al 50% del totale pagato per l’Imu e la Tasi 2019. La scadenza per il versamento della seconda rata è invece fissata al 16 di dicembre ma, in materia, c’è una novità importante.  P

Stando a quanto previsto in sede di conversione in legge del decreto sulla proroga dello stato di emergenza, i comuni avranno tempo fino al 31 dicembre per approvare le nuove aliquote 2020, per poi pubblicarle entro il 31 gennaio sul sito del federalismo fiscale. Aliquote che dovranno essere poi utilizzate per il saldo IMU.

In caso di mancata pubblicazione  la seconda rata verrà calcolata sulla base delle aliquote del 2019,  sarà quindi uguale all’acconto Imu versato nel mese di giugno. Il contribuente avrà poi tempo fino al 28 febbraio per pagare il conguaglio Imu 2020, che sarà uguale alla differenza tra quanto corrisposto il 16 dicembre e quanto dovuto in base alle nuove aliquote.

Per il calcolo dell’Imu 2020 bisogna:

– Prendere la rendita catastale
– Rivalutarla del 5%
– Moltiplicare il risultato per il coefficiente di ogni immobile
– Moltiplicare il risultato così ottenuto per le aliquote deliberate da ogni singolo Comune.

Il pagamento deve essere effettuato tramite  modello F24 reperibile presso gli sportelli bancari e gli uffici postali. La sezione da compilare è  “sezione Imu e altri tributi locali” e gli importi da versare si indicano nella colonna “importi a debito versati”.
Il pagamento può essere effettuato anche online

Prima casa e seconda casa

Devono pagare l’Imu 2020 i proprietari di prima casa di lusso e seconde case.

L’esenzione è prevista quando l’immobile adibito ad abitazione principale rientra in una di queste categorie catastali:

A/2 abitazioni di tipo civile;
A/3 abitazione di tipo economico;
A/4 abitazioni di tipo popolare;
A/5 abitazioni di tipo utrapopolare;
A/6 abitazioni di tipo rurale;
A/7 abitazioni in villini.

Per quanto riguarda il  saldo Imu 2020 deve essere corrisposta anche dai proprietari di seconde case.
In particolare  da:

-possessori di immobili, terreni e aree fabbricati a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o diritto di superficie;
-assegnatari della casa coniugale in seguito a separazione, divorzio o annullamento del matrimonio, ad eccezione della prima casa;
concessionari di aree demaniali;
-locatori in caso di leasing immobiliare.

Coronavirus e cancellazione della seconda rata

Vista l’emergenza coronavirus il  governo ha approvato dei provvedimenti economici, che vanno in aiuto di quelle categorie colpite gravemente dalla pandemia.  Stando a quanto previsto dal decreto agosto la seconda rata Imu è STATA CANCELLATA per le seguenti tipologie di immobili:

– stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, immobili degli stabilimenti termali;
– immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e relative pertinenze e installazioni funzionali, come agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
– immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;
– immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici e teatrali, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
– immobili destinati a discoteche, sale da ballo, night-club e simili, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.
– Gli immobili appartenenti alle categorie catastali D/2 e D/3 e discoteche, sale da ballo e night club non devono pagare il saldo Imu 2020 se il proprietario della struttura si occupa anche della gestione dell’attività. Per la categoria catastale D/3 (teatri, cinema, sale per concerti e spettacoli e simili) l’IMU non sarà dovuta per gli anni 2021 e 2022, sempre nel caso in cui gestore e proprietario siano la stessa persona.

I titolari di bar, ristoranti, palestre, sale giochi e di tutte le attività colpite dalle limitazioni di orario imposte dal Dpcm del 24 ottobre, NON devono versare la seconda rata se i proprietari degli immobili sono anche gestori delle attività esercitate nei suddetti immobili.

 

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