Come stabilire il budget per comprare casa

Se acquistare casa è un momento complicato per tanti motivi, ancora più complessa è la scelta del budget necessario per acquistare la casa. Spesso ci si deve bilanciare tra la necessità di acquisto, la casa dei sogni e la realtà del conto in banca. L’acquisto di una casa è in ogni caso una spesa molto importante, oltre che un investimento a lungo termine, per questo, al di là della semplice disponibilità economica, c’è bisogno anche di ponderare bene la spesa, decidendo come spendere i soldi e per cosa effettivamente. La prima cosa da fare, ancor prima di mettersi alla ricerca, dunque, è stabilire un budget, ragionando con oculatezza e pianificando la spesa. Sapere su quale budget si può contare aiuta ad escludere a priori alcune scelte, quelle troppo fuori budget o troppo inferiori. Inoltre, la definizione del budget aiuta i professionisti del settore che possono così orientare al meglio il cliente verso la casa più adatta.

Pianificare il budget

Come si definisce il budget? Di certo non a caso. Questo è un errore comune a molti, specie i più giovani o quelli al primo acquisto di casa. L’errore comune è quello di procedere in ordine casuale, quando poi, la tecnica migliore consiste nel predisporre delle voci di spesa ben precise, da inserire nel calcolo del budget. Il costo dell’immobile, le spese notarili, i costi burocratici ecc. Tutti aspetti che possono essere inseriti nella pianificazione, la cui contezza aiuterà sicuramente a tener conto di tutte le voci di spesa.

Partenza: la caparra

Primo posto per importanza ma anche per un semplice ordine cronologico, va sicuramente alla caparra. Il versamento di una quota iniziale, che in un certo senso, “blocca” l’appartamento e manifesta al venditore, l’intenzione seria da parte del compratore di mettere le mani sulla casa, è la prima cosa di cui tenere conto. La caparra è un acconto che di fatto, allontana altri potenziali acquirenti. La caparra è una cifra variabile. In realtà non esiste una concezione univoca, nè una normativa precisa che regolamenti un costo parziale. La cifra è solitamente stabilita tramite un accordo tra acquirente e venditore e solitamente si aggira tra il 10 e il 15% del prezzo totale. Quando il processo di compravendita è invece seguito da un agente immobiliare sarà lui ad informare l’acquirente del prezzo stabilito e della caparra.

Le tasse e le imposte

La seconda voce del budget sarà poi quella relativa alle tasse e alle imposte da pagare. Le imposte previste dalla legge sono tre: imposta di registro, imposta catastale e imposta ipotecaria. L’imposta di registro è una cifra che va dal 2 al 9% del valore catastale a seconda che si tratti di prima casa oppure no. Se l’appartamento è nuovo, ossia ha meno di 5 anni, l’imposta di registro ammonta a 200 euro più IVA, la quale ha una percentuale che varia dal 4% degli appartamenti normali, al 20% per quelli di lusso.

Il notaio e l’agenzia

Nel budget bisogna considerare la parcella del notaio e le spese d’agenzia. La percentuale da conferire all’agenzia, solitamente si assesta intorno al 2,5% del valore complessivo dell’immobile. Anche la spesa notarile è relativa al costo complessivo della casa, ma in quel caso le percentuali sono molto più variabili. Il Decreto Ministeriale n.140 del 2012, in tal senso, regola i compensi professionali.

Ristrutturazioni

Questa voce non è perentoria. Si rende però necessaria nel momento in cui l’appartamento oggetto di interesse presenta necessità di ristrutturazione. Abbattimento di tramezzi, costruzione di divisori, tinteggiature e infissi, faranno sicuramente lievitare il costo finale, ma se l’appartamento è nuovo, questa voce può essere omessa.

Mutuo

Il mutuo comporta inevitabilmente ulteriori spese che vanno a sommarsi al costo da pagare, e per questo vanno considerate nel budget. Tra le spese del mutuo vi è la perizia, fatta da un tecnico inviato dall’istituto di credito cui ci si rivolge per la richiesta di mutuo. Una perizia che chiaramente va pagata. Ci sono poi le spese d’istruttoria: l’1% del totale ed infine l’imposta sostitutiva, che va dallo 0,25% al 2% del costo dell’immobile. Questo senza contare le spese amministrative e assicurative che rientrano tutte nella spesa del mutuo.

Arredi

A prescindere che l’appartamento sia vecchio o nuovo c’è bisogno di arredo. Dai sanitari ai mobili, alla camera da letto. Tutto va comprato come nuovo. Tuttavia, queste voci faranno lievitare le voci di spesa, e sarà necessario un budget più alto. Anche questa voce non è perentoria: si può ovviare a questa spesa, semplicemente scegliendo un appartamento già ammobiliato, sempre ammesso che, il costo di una casa con dentro già i mobili, non abbia all’interno del prezzo stesso, inclusi anche i mobili.

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