Chiesa di San Giovanni a Carbonara: un tesoro nel cuore di Napoli

  • di Valentina Capone
  • 2 anni fa
  • Napoli
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Tra le tante meraviglie che si possono trovare a Napoli, merita una particolare menzione la chiesa di San Giovanni a Carbonara, un vero e proprio gioiello artistico in stile gotico, situato a pochi passi da porta Capuana. 

Storia della chiesa di San Giovanni a Carbonara

Le origini della struttura vengono fatte risalire generalmente al 1339, anno in cui iniziarono i lavori di costruzione, completati però solo quattro anni dopo grazie alle donazioni di Gualtiero Galeota, patrizio napoletano. Ulteriori lavori di ampliamento si ebbero poi nel secolo successivo, sotto il regno di re Ladislao, il quale fece realizzare un nuovo chiostro e abbellì gli interni con del marmo pregiato. Dopo la sua morte, la sorella Giovanna II di Napoli fece costruire il monumento funebre dell’abside. 

Tuttavia, il periodo di massimo splendore della chiesa si ebbe a partire dal rinascimento, quando la struttura divenne anche sede di frequentazioni di personalità importanti dell’epoca, come ad esempio Jacopo Sannazaro o Giovanni Pontano. La famiglia Caracciolo, durante il XVI secolo, permetterà la costruzione di due cappelle absidali e del secondo chiostro monumentale della Porteria. Inoltre, venne realizzata anche la cappella Somma, situata dietro la controfacciata, e, grazie al cardinale Girolamo Seripando, si ebbe anche la costruzione di un terzo chiostro e di una biblioteca. 

Nel ‘600 la struttura venne fortemente danneggiata da un terremoto, per cui si resero necessari alcuni lavori di restauro che completarono l’edificio anche di alcune aree previste dal progetto iniziale. Tra il XVII e il XVIII sec. nel convento venne fondata una scuola per i servi dei nobili. 

Tra le modifiche apportate nel ‘700, vanno menzionate quelle di Ferdinando Sanfelice, il quale, oltre a ridisegnare lo scalone monumentale, permise anche il collegamento della chiesa della Consolazione con la chiesa superiore. Nel periodo austriaco si assistette alla soppressione dell’ordine agostiniano e, di conseguenza, alla fine dell’epoca d’oro del convento. Gran parte della struttura infatti venne adibita ad uso militare. Sotto i Borbone, infatti, venne realizzata una scuola militare per i figli dei militari. In seguito, divenne la struttura dedicata a due reggimenti di fanteria e al Reggimento Real Marina. Dopo l’unità d’Italia, prese il nome di caserma Garibaldi. 

Nell’800 la struttura venne sottoposta ad ulteriore restauro, questa volta ad opera di Federico Travaglini. Durante la seconda guerra mondiale invece subì intensi bombardamenti, che resero necessari altri lavori di restaurazione. 

La struttura

Per entrare all’interno della chiesa bisogna salire le scale monumentali realizzate da Sanfelice. L’interno è formato da una croce latina con quattro cappelle. Il primo elemento che salta all’occhio nel momento in cui si entra è l’Altare Miroballo. Altrettanto imponente è poi anche il monumento funebre a re Ladislao di Durazzo, il quale si erge su tre livelli. Dietro al mausoleo compare invece un altro monumento dedicato a Ser Gianni Caracciolo, che sorge proprio sulla Cappella Caracciolo del Sole. Gianni Caracciolo era un siniscalco molto noto e secondo alcune fonti era anche un amante della regina Giovanna. Nella cappella è possibile ammirare anche dei meravigliosi affreschi con storie eremitiche e storie mariane e un pavimento con mattonelle maiolicate. 

Sulla parte destra della struttura vi è la cappella della famiglia Somma, nella quale è conservata la tavola della Crocifissione di Giorgio Vasari, l’unica delle 16 opere su tavola sul Vecchio Testamento e sulla vita del Battista realizzate dall’artista fiorentino rimaste in chiesa. Le opere, dopo essere state restaurate, sono state esposte anche al museo di Capodimonte. 
Il complesso su cui sorge la struttura comprende anche altre due chiese, quella di Santa Monica e quella della Consolazione a Carbonara. 

Come arrivare alla chiesa di San Giovanni a Carbonara

La chiesa è situata in via Carbonara n.5. Per arrivarci partendo da piazza Garibaldi, si deve imboccare via A. Poerio e proseguire verso piazza de Nicola. Da qui, pochi passi e si arriva in via Carbonara. Se si sceglie di prendere la metro linea L2, si deve scendere alla fermata Cavour. 

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