Tasi 2014: cos’è, quando si paga e l’ammontare delle aliquote

Tra calcoli da svolgere, aliquote in continuo aumento, scadenze e moduli appositi da compilare, le tassazioni sulla casa stanno facendo venire il mal di testa a molti contribuenti che, pagata la mini-Imu ora si ritrovano a dover fare i conti con la Tasi. La Tassa sui Servizi Indivisibili  municipali (strade, verde pubblico, illuminazione pubblica ecc..) è un’imposta sostitutiva dell’Imu, solo sull’abitazione principale,  basata su delle aliquote date dal prodotto fra l’ampiezza della casa e una tariffa calcolata dall’Agenzia del Territorio, che varia da comune a comune, il tutto moltiplicato per il fattore immobiliare proprio dell’abitazione.

Le detrazioni da applicare e l’ammontare di tale aliquote Tasi saranno liberamente decise dai Comuni, che potranno aumentarle  tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille. In questo modo  l’aliquota massima per l’abitazione principale potrà passare dal 2,5 per mille, previsto sinora, al 3,3 per mille. Per gli altri immobili invece,  si potrà arrivare  fino all’11,4 per mille, ma non è detta ancora l’ultima parola. I Comuni hanno tempo infatti fino al 28 Febbraio per decidere l’ammontare delle aliquote e la ripartizione della Tasi sui vari immobili, quindi, è molto probabile che fino a quella data arrivino delle altre modifiche.

Tale concessione e libertà d’agire  ai Comuni italiani è nata dalle lamentele di questi, per una perdita di ben 1,5 miliardi di euro dovuti alla cancellazione dell’Imu. Per questo, è consigliabile monitorare la situazione attraverso il sito del Comune d’appartenenza, dove, entro e non oltre il 28 febbraio, verranno forniti non soltanto i dettagli tecnici per il pagamento della Tasi, ma anche eventuali numeri utili per assistenza.

Per quanto riguarda invece i proprietari di immobili di lusso o commerciali, oltre alla Tasi e alla Tari, dovranno pagare anche l’Imu: entro il 16 giugno la prima rata e il 16 dicembre la seconda. Anche in questo caso per quanto riguarda data, ammontare e mezzi per il pagamento della Tassa sui Servizi indivisibili Municipali, bisognerà aspettare comunicazioni dal proprio Comune d’appartenenza.  

 

 

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