Per chi vive in affitto il 2014 è stato l’anno delle novità: Tasi a carico dell’inquilino, tetto massimo per il pagamento in contanti e così via. Ma, effettuiamo una breve panoramica sulle novità in vigore da quest’anno sugli affitti, in modo da schiarirci al meglio le idee.
Pagamento affitti – L’uso del denaro contante per il pagamento dell’affitto è ammesso soltanto per il pagamento di somme non superiori ai 1000 €, superata questa somma si dovrà ricorrere al pagamento tramite bonifico. Tale novità ha come fine quello di assicurare la tranciabilità del denaro contante e, la prova del pagamento è data dalla ricevuta del pagamento.
Tasi- Come tutti ormai ben sappiamo, ai comuni italiani sono state riconosciute alcune “autonomie” , come quella di poter decidere con apposite delibere, le aliquote Tasi da applicare sulla prima e sulla seconda casa, ma non sempre vengono menzionate le case in locazione: se il contratto di locazione supera i sei mesi infatti, l’inquilino è tenuto a pagare una percentuale Tasi che varierà tra il 10% e il 30% a scelta del comune.
Ape – L’Ape o l’Attestato di prestazione energetica, è un documento redatto da tecnici che misura il rendimento energetico dell’immobile, ed è obbligatorio nel caso di stipula di un nuovo contratto d’affitto. Il proprietario deve metterlo a disposizione dell’inquilino già al momento dell’avvio delle trattative per poi consegnarlo al momento della stipula del contratto: tale obbligo è valido per la stipula di contratti d’affitto e compravendita d’interi edifici. All’interno di tali contratti bisogna specificare il ricevimenti di tale documentazione, pena il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 1.000 a 4.000 euro.
Il Modello RLI – Dal 31 marzo 2014 entra in scena un nuovo modello per la registrazione del contratto di locazione presso l’agenzia delle entrate: il modello RLI. Con tale modello, disponibile online, il proprietario dell’immobile affittato, non solo chiede la registrazione del contratto, ma comunica eventuali proroghe, cessioni e risoluzioni, nonché può esercitare o revocare l’opzione della cedolare secca. Il modello RLI può essere presentato senza dover necessariamente allegare il contratto di affitto quando:
- il numero di locatori e di conduttori non sia superiore a tre per una sola unità abitativa
- il contratto di locazione non contiene clausole particolari
- il contratto è stipulato tra persone fisiche, che faranno “uso personale” dell’immobile in questione.