La casa è da sempre considerata come il luogo “sicuro” per antonomasia, dove un individuo è libero di essere se stesso e fare quel che vuole. Stando a quanto pubblicato dall’ultimo Life at Home Report di Ikea però, i sentimenti di pace e tranquillità trasmessi dalle quattro mura domestiche sono solo utopia, e la casa, altro non è che il luogo dove si litiga di più.
L’assenza di ordine è causa di litigi?
Lo studio, che ha monitorato per sei mesi il comportamento di individui di una fascia d’età compresa tra i 18 e i 65 anni, residenti in 22 Paesi del mondo, ha posto l’accento sui motivi principali dei litigi in casa, che son risultati essere tre:
1. Troppi oggetti: le case sono sempre più piccole, e questo porta i conviventi a dover decidere cosa tenere, non sempre trovando un facile accordo
2. Il rifiuto delle cose che appartengono al coinquilino/convivente: il 40% degli intervistati italiani ha dichiarato di aver buttato via di nascosto gli oggetti della persona con cui condivide la casa
3. L’invasione dei propri spazi personali.
Dulcis in fundo abbiamo la rabbia e la frustrazione provata dal membri della neo coppie convivente trasferitosi a casa dell’altro, dove inizia a vivere un senso di frustrazione, dovuto al dover invadere degli spazi che sente non appartenergli. Insomma, che lo si guardi da un punto di vista fisico o puramente metaforico, è l’assenza di spazio a creare i maggiori problemi tra conviventi, che stando sempre a quanto dichiarato dallo studio, finiscono per litigare sopratutto in cucina – gli italiani – mentre i membri degli atri 21 paesi studiati preferiscono il soggiorno.
Per quanto riguarda l’importanza dell’ordine in casa invece, gli italiani si sono nettamente spaccati in due, con un 50% che ha definito l’ordine come caratteristica fondamentale della propria abitazione, e l’altro 50% convinto sostenitore che sia proprio il dover far ordine a creare dei problemi, in quanto due soggetti hanno da sempre priorità e tempi inconciliabili.
