Quarto appuntamento per la mini-guida ai quartieri di Napoli del blog di Leonardo Immobiliare! In questo articolo concentreremo la nostra attenzione sul Centro Storico di Napoli: patrimonio dell’Unesco, l’area del centro storico di Napoli si sviluppa a partire dall’antica pianta urbana della città greca.
Suo cuore e fulcro sono i decumani superiore (via dei Tribunali) e inferiore (Spaccanapoli), e i cardi, tra cui spicca la famosissima via San Gregorio Armeno. Il centro storico è l’anima brulicante e viva della città, la Napoli in cui passato e presente si incontrano in un melting pot di culture, suoni, profumi e sapori… scopri le sue meraviglie nella nostra mini-guida ai quartieri di Napoli!
Raccontare la storia del centro storico di Napoli equivale a raccontare le vicissitudini della crescita storico-culturale dell’intera città, dalla sua fondazione fino a oggi. Come molti sapranno, i primi insediamenti greci sulle coste partenopee avvennero sull’isolotto di Megaride e sulla collina di Pizzofalcone: l’antica Partenope venne poi ricostruita in un’area più interna, quella dei decumani, oggi comunemente identificata con il centro antico.
Il cuore della Neapolis greca è oggi considerato patrimonio dell’Unesco, comprende diversi quartieri (Avvocata e Montecalvario, Porto, Pendino e Mercato, Chiaia e San Ferdinando, Stella e San Carlo all’Arena, San Lorenzo e Vicarìa) e ospita più di 200 chiese antiche, oltre a scavi archeologici, monasteri, chiostri, musei, palazzi e tantissimi altri reperti storici, che rendono Napoli una città unica al mondo.
Napoli è una città dalle caratteristiche urbanistiche uniche: il centro storico fondato dai greci è rimasto immutato per secoli e si è sviluppato solo in altezza, questo grazie a due circostanze concomitanti. La prima risale all’epoca medioevale, quando fu vietata l’edificazione all’esterno della cinta muraria che proteggeva la zona abitata: per questo la città si è sviluppata per secoli in altezza. La seconda riguarda la conformazione tufacea del suolo, a cui si attinse il materiale per l’edificazione: per questo motivo si dice che Napoli poggia su un’immensa cava vuota.
Bisogna aspettare il XVI secolo, quando il vicerè spagnolo don Pedro de Toledo aprì le porte a ovest, per vedere crescere la città in larghezza. Durante la dominazione spagnola furono costruiti i Quartieri Spagnoli, via Toledo, via Medina, la zona di Chiaia. Ma fu con l’avvento dei Borbone che Napoli divenne la città che è oggi, meta del Grand Tour europeo e grande capitale internazionale. A quegli anni risale l’edificazione di strutture imponenti come la Reggia di Capodimonte, il Real Albergo dei Poveri e il Teatro San Carlo.
La zona del Centro Storico, dichiarata patrimonio dell’Unesco, è quasi completamente chiusa al traffico veicolare e delimitata da ZTL, quindi se decidete di andare a vivere al centro storico dimenticatevi di spostarvi in automobile! Il modo migliore per muoversi è a piedi, in bicicletta oppure utilizzando i trasporti pubblici.
Buona parte del Centro Storico è ben servita dai mezzi pubblici: laddove la metropolitana non arriva, ci sono delle navette ecologiche, alimentate elettricamente, che collegano quasi tutte le vie del centro.
Vediamo i trasporti pubblici nei dettagli:
Il consiglio: come vi abbiamo detto, usare l’automobile per il centro storico di Napoli è sconsigliato. Tuttavia, se avete necessità di spostarvi in auto, l’accesso alla Tangenziale più vicino dal Centro Storico è quello di Capodimonte.
Riuscire anche solo a elencare tutti i luoghi di interesse del Centro Storico di Napoli in queste poche righe sarebbe un’impresa impossibile. Ve ne segnaliamo soltanto alcuni tra i più noti e i più turistici, che sono assolutamente imperdibili, lasciando che siate voi stessi a scoprire gli altri!
Il Duomo di Napoli
Il Duomo di Napoli, noto anche come cattedrale di Santa Maria Assunta, è una delle chiese più importanti e più grandi della città, esempio pregevole, da un punto di vista architettonico, di una sovrapposizione di stili che coprono un arco temporale di circa cinque secoli.
Il Duomo di Napoli è noto soprattutto in quanto sede del miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro, santo Patrono della città, che avviene tre volte all’anno durante una messa in suo onore. Il Duomo inoltre ospita al suo interno anche altri due edifici di culto, tra cui proprio la Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro, che ospita le reliquie e l’ampolla sacra contenente il sangue del martire.
Napoli Sotterranea
Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: secondo una comune diceria, Napoli poggia le sue fondamenta su un enorme spazio vuoto. L’affermazione è approssimativa, ma in parte vera, e non soltanto perché nei secoli i popoli che di volta in volta hanno abitato Napoli hanno scavato nel terreno tufaceo per ricavare materiale utile all’edificazione di nuove porzioni di città: buona parte delle gallerie e dei cunicoli della Napoli Sotterranea oggi visitabile risale all’epoca romana. Si tratta dei resti di un grande acquedotto sotterraneo che si approvvigionava al fiume, anch’esso sotterraneo, Sebeto, e serviva a portare acqua in tutte le case della città.
La fitta rete di cunicoli e cisterne, sita a 40 metri di profondità, ha una storia lunga più di duemila anni; l’acquedotto costruito dai romani fu dismesso soltanto nel XVI secolo, quando ne fu costruito uno nuovo. Le gallerie rimasero dov’erano, per essere riscoperte e riutilizzate come rifugio anti-atomico durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’accesso a Napoli Sotterranea è da piazza San Gaetano, in via dei Tribunali; tuttavia nuove porzioni dell’antico acquedotto, nei suoi rami rinascimentali, stanno lentamente tornando alla luce anche grazie agli scavi condotti in un’altra zona della città: è la Galleria Borbonica, accessibile nei pressi di piazza del Plebiscito e da via Domenico Morelli.
Cappella San Severo
La Cappella San Severo, nei pressi di piazza San Domenico Maggiore, è uno dei musei più importanti di Napoli, conosciuta per ospitare il Cristo Velato, uno dei più bei capolavori scultorei di sempre, e per essere stata il regno degli esperimenti del principe Raimondo di Sangro, inventore, alchimista e massone vissuto nel XVIII secolo, a cui è legata anche una delle più famose leggende di case infestate della città di Napoli.
Il centro storico di una città è il quartiere che più di ogni altro ospita eventi di ogni genere: il centro antico di Napoli non fa eccezione. Chi vuole godersi la città andando in giro non avrà difficoltà a trovare sempre qualcosa da fare: il centro storico di Napoli è pieno di teatri, musei, cinema, ristoranti, botteghe, librerie e mercatini di tutti i tipi… insomma, ce n’è per tutti i gusti!
Il nostro consiglio è quello di evitare gli eventi più pubblicizzati, che di solito sono anche quelli più affollati, come la notte bianca. Preferite invece gli eventi meno conosciuti, che vi permetteranno di godere appieno della magica atmosfera che solo una città come Napoli può offrire!
La nostra lista delle cose da fare assolutamente nel centro storico di Napoli:
Ecco la nostra tabella riassuntiva sul Centro Storico:
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Scopri anche le bellezze dei quartieri Chiaia, Vomero, Posillipo e Fuorigrotta! Non perdere il prossimo appuntamento con la nostra mini-guida ai quartieri più famosi di Napoli! Continua a seguirci su www.blog.leonardoimmobiliare.info
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