Le curiosità di Napoli che forse non conosci ancora

  • di Valentina Capone
  • 4 anni fa
  • Napoli
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Napoli è una città incredibilmente stratificata, in cui coabitano il bianco e il nero e tutta una serie di contrasti che, in altri contesti, sarebbe molto difficile conciliare.

Siamo abituati ad amarla in tutte le sue sfumature, dal caos del centro storico al traffico dei quartieri della metropoli moderna, finendo al silenzio che si respira all’interno dei suoi numerosissimi musei e siti d’interesse culturale-archeologico e alle grida che, di contro, si elevano dalle bancarelle dei mercati disseminati all’interno del suo perimetro.

Si tratta di una di quelle città di cui è impossibile conoscere ogni angolo ed ogni segreto, perché è talmente grande, profonda, articolata che resta un mistero inesplorato, in alcuni suoi aspetti, persino per i residenti: lo sanno bene i napoletani che, nel corso della loro vita, si ritrovano spesso a sorprendersi dinanzi a qualche scoperta improvvisa.

Ed è proprio per questo che, oggi, abbiamo deciso di fare un viaggio insolito attraverso la sua storia e la sua identità.

 

#1. Le stazioni dell’arte

Chi non è abituato a vivere la città attraverso i mezzi pubblici, forse, si sarà perso la meraviglia costituita dalle “stazioni dell’arte“: la metropolitana, infatti, qui si sviluppa su 3 linee (Linea 1 e Linea 6 sotto la gestione municipale e Linea 2 gestita da Trenitalia) di cui la principale consta di 18 fermate sulla tratta Garibaldi – Piscinola; è proprio questo il percorso che include queste 11 stazioni particolari, progettate da architetti internazionali e che ospitano circa 200 opere d’arte. Tra installazioni, murales, reperti archeologici e mosaici, però, ce n’è una che si è guadagnata il riconoscimento di “stazione più bella del mondo“: quella di Toledo, dove il mare prende forma attraverso delle meravigliose tonalità di azzurro ed una serie di elementi che accompagnano i viaggiatori in una sorta di “tuffo” metaforico sotto il livello del suolo urbano.

 

#2. Tombe di personaggi illustri e leggende metropolitane

Non tutti sanno che tra Fuorigrotta e Mergellina è ubicato un meraviglioso spazio verde, il Parco Vergiliano, che custodisce due tombe molto importanti: quella di Giacomo Leopardi e quella di Virgilio. Più specificamente, molte sono le dicerie e le leggende che si chiacchierano intorno a questi luoghi, poiché le spoglie mortali dei due poeti pare non siano davvero ubicate lì: quello di Leopardi, ad esempio, è un cenotafio (monumento sepolcrale privo dei resti mortali della persona in onore della quale è stato eretto).

Sul sepolcro di Virgilio, però, benchè da qualcuno definito “presunto tale”, è possibile leggere la famosissima iscrizione: “Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc / Parthenope” (“Mantova mi generò, la Calabria mi rapì, e ora mi tiene Napoli”).

A Napoli, tra gli altri, sono sepolti anche Totò, Caruso, Salvatore Di Giacomo e Benedetto Croce.

 

#3. La “sfida” a Piazza Plebiscito

In una delle location più amate e mozzafiato della città, l’immensa Piazza Plebiscito, spesso è possibile incontrare delle persone bendate che si “sfidano” a portare avanti una scommessa. Quale?

Partire dalla porta del Palazzo Reale, rigorosamente ad occhi serrati, ed attraversare la piazza fino a passare in mezzo alle due statue equestri che si trovano sul lato opposto; sembra facile, in fondo è tutto in linea retta… ed invece sono davvero in pochissimi a riuscirci!

 

E voi, conoscete altre curiosità su questa città?

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