L’86% delle case italiane non ha una classe energetica efficiente

Più di una volta all’interno di questo blog abbiamo affrontato il discorso ” classe energetica” e, l’importanza che questa riveste nell’acquisto di un immobile.

Se infatti, rendere la propria casa “energeticamente efficiente” può contribuire quasi a dimezzare le spese nel lungo periodo. acquistare un immobile, che sia almeno in classe energetica C, come hanno provato a fare il 67% degli italiani in cerca di una casa (dati Nomisma) , comporta un risparmio ancora maggiore.

Tale percentuale così alta costituirebbe  una buona notizia per i nostro paese, finalmente entrato nell’ottica dell’importanza di una classe energetica efficiente, se non fosse che ad una domanda così consapevole di ciò che desidera e sopratutto “alta”, non corrisponda un adeguata offerta del mercato.

Secondo alcuni dati raccolti da Nomisma infatti,  l’83,6% degli immobili presenti sul territorio italiano è ancora contraddistinto da una classe energetica alquanto bassa, mentre solo il 15% può vantare una classe che varia tra  C e A+.

Bisogna quindi correre ai ripari per evitare che il patrimonio immobiliare del nostro paese che, rappresenta la maggior parte dei “risparmi” e della “ricchezza” dei cittadini italiani, si deteriori completamente.

Tale riparo, sarebbe  visto dalla Federcostruzioni nella “riqualificazione degli immobili” che, dovrebbe essere di gran lunga preferito alle nuove costruzioni. Cosa che comporterebbe un netto beneficio anche dal punto di vista ambientale.

 

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