Come organizzarsi per lavorare da casa

Si è passato dai 570mila smart worker censiti a ottobre dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, a 8 milioni di home worker del primo periodo di quarantena a casa, ed è arrivato il momento di fare le prime valutazioni.

Per prima cosa bisogna sottolineare la sottile differenza che corre tra smart working, ovvero il lavoro agile che si può fare in qualsiasi luogo si voglia e l’home worker, ovvero il lavoro fatto esclusivamente da casa. Il tipo di lavoro che abbiamo sperimentato tutti in questi mesi e che sembra essere piaciuto talmente tanto agli italiani, da decidere di continuarlo anche adesso che le cose sembrano essere tornate alla normalità.

Ma per lavorare al meglio c’è bisogno di adattare la propria casa “all’uso ufficio”.

Chi ha intenzione di continuare per questa strada, deve necessariamente trasferire in casa alcune delle buone pratiche che solitamente adottiamo nell’arredamento funzionale degli uffici.
Ecco alcuni esempi:
1. Avere uno spazio personale dedicato al lavoro. Se in ufficio questo si traduce, nella maggior parte dei casi  in una scrivania, in casa significa trovare un angolino che possiamo allestire appositamente. Può essere anche uno spazio molto piccolo, ma deve essere accogliente e confortevole, adeguato al lavoro. Uno spazio tranquillo, senza interferenze esterne, per quanto possibile, e con uno sfondo adatto ad apparire in videoconferenze!
2. Dare importanza ai luoghi di transizione. Come le hall negli uffici, gli spazi condivisi e i corridoi sono luoghi “neutri” in cui la mente può cambiare orizzonte e riposare: anche se si lavora da casa è bene avere uno spazio di transizione simile. Inevitabilmente, molto spesso nelle abitazioni questa funzione è svolta dall’ingresso e dai corridoi tra le stanze. L’ingresso delle case diventa fondamentale, perché funge da filtro, sia verso l’esterno, ma soprattutto rispetto alle altre stanze della casa. Diventeranno i “cuscinetti” tra la zona di lavoro e il resto dell’abitazione, e aiuteranno a bilanciare “casa” e “lavoro”.
3. Scegliere arredi ergonomici per le zone di lavoro, senza rinunciare però allo stile della propria casa. La scelta migliore sarà, da un lato, rendere confortevole il luogo della casa deputato al lavoro – con una seduta adatta, uno schermo sufficientemente grande e una scrivania della giusta altezza – ricordandosi però di mantenere un certo equilibrio con tutti gli altri mobili presenti in casa.
4. Introdurre il verde. Piante verdi da interno, fiorite o grasse, oppure una vista dalla finestra su un parco o un giardino: gli elementi naturali aiutano la concentrazione, stimolano la creatività e l’energia. Dovrebbero essere presenti in ogni ufficio e in ogni casa.

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