Ecobonus: se i genitori prestano i soldi potranno usufruirne

L’ecobonus è di certo una delle detrazioni più amate dagli italiani, che effettuano lavori di ristrutturazione mirati al raggiungimento di standard di risparmio energetico alti. Lo sconto previsto va dal 50 al 65 per cento per i lavori su edifici singoli, fino ad arrivare al 75% riservato agli interventi in condominio.

Quel che non tutti sanno però, è che tale bonus può, in alcuni casi specifici, può essere ceduto a soggetti terzi. Ai fornitori, ad esempio, come forma di pagamento dei lavori, ma anche alle banche: possibilità riservata ai soli contribuenti che fanno parte della no tax area (ovvero i soggetti con redditi da lavoro fino a 8 mila euro annui, da pensione fino a 7.500 euro e da lavoro autonomo fino a 4.800 euro).

Dopo il via libera dell’Agenzie dell’Entrate, arrivato lo scorso Luglio, ad oggi anche alcuni soggetti privati potranno usufruire di questa particolare cessione. Primi tra tutti abbiamo i genitori, nel caso in cui abbiano contribuito o pagato interamente, le spese per i lavori in questione.

Per poter usufruire del bonus sarà necessario che i soldi siano versati sul conto utilizzato per pagare i fornitori. In questo modo, i genitori verranno “collegati” ai lavori, e diventeranno titolari a tutti gli effetti del diritto al bonus. Al fine di rendere legittimo ed effettivo il passaggio però, bisognerà inviare all’Agenzia delle entrate un modello, nel quale si comunica che la cessione del bonus e i dati dei soggetti che lo ricevono. L’invio deve avvenire entro e non oltre il 28 febbraio dell’anno successivo, ovvero la scadenza entro la quale vengono di solito pagati gli interventi.

L’importo potrà essere speso solo per pagare altre imposte, presentando in banca il modello F24 o utilizzando i servizi online dell’Agenzia delle Entrate.

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