Condominio, per chi non paga le spese c’è il decreto ingiuntivo sprint

La nuova riforma del le regole condominiali, entrata in vigore a partire dal 18 Giugno 2013, porta con se delle nuove ed eclatanti novità, mirate a migliorare notevolmente la vita dei 30.000 italiani e più , che fanno parte di tale realtà. Al di là “del permesso di soggiorno” riconosciuto agli animali o dei nuovi compiti assegnati all’amministratore di condominio, la riforma fornisce anche dei nuovi strumenti per la lotta contro i morosi.

All’interno dei condomini non sono rari i casi di coloro che, anche potendoselo permettere, evitano di pagare la loro parte delle spese, con conseguenze non soltanto dal punto di vista “economico” degli altri inquilini, ma anche del condominio stesso inteso come stabile. Tale fenomeno infatti, fa si che per mancanza di fondi, in alcuni condomini si debba rinunciare a lavori non solo di ristrutturazione, ma anche di innovazione, che farebbero salire di molto il valore dello stabile.

Per interrompere tal circolo vizioso, la legge da all’amministratore di condominio , gli strumenti per agire legalmente contro tali condomini morosi, entro e non oltre i sei mesi dalla chiusura dell’esercizio: egli potrà chiedere ad un giudice, un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo ( da qui il nome decreto sprint). Eliminate le tappe intermedie della sospensione dell’inquilino moroso dalla fruizione dei servizi in questione e, la comunicazione all’assemblea di tale situazione, l’amministratore di condominio si troverà poi in obbligo di comunicare i dati dell’inquilino ai fornitori, che dovranno agire esclusivamente su questo. Il mancato rispetto di tale procedimento, porterà l’amministratore a rischiare la revoca del mandato.

Nel caso in cui però, il condomino in questione, si ritrovi moroso per provati problemi economici, l’assemblea di condominio può sollevare l’amministratore dall’obbligo di intraprendere azioni legali e, magari cercare una soluzione alternativa: anche perché le spese legate a quest’ultime, dovrebbero essere anticipate tramite il fondo delle spese comuni, il che aggraverebbe soltanto la situazione del condominio.

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