Aumentano le sanzioni penali ed economiche per chi vende case senza abilitazione

Al fine di proteggere e tutelare l’esercizio delle libere professioni, arriva dal Senato un disegno di legge , che comporta l’inasprimento delle sanzioni economiche e penali, per chi esercita tale professioni senza la regolare inscrizione presso la Camera del Commercio relativa.

Alla base di tale inasprimento delle pene c’è principalmente la preoccupazione per i recenti casi di cronaca, che hanno vista alla ribalta notizie riguardanti soggetti, che esercitavano abusivamente professioni sanitarie, mettendo gravemente in pericolo la vita degli ignari clienti; in tali casi infatti sono state previste sanzioni e pene molto più alte.

Il Senato ha comunque colto tale occasione per intervenire in maniera ancora più drastica  su coloro che esercitano l’attività di mediazione immobiliare  senza relativa e regolare iscrizione alla Camera di Commercio: l’applicazione dei provvedimenti penali ed economici fissati dalla precedente norma, era legata alla ripetizione del comportamento illecito per tre volte, ora ridotto dal Senato ad una sola.

Il testo approvato dal Senato e in attesa dell’esame della Camera, va a modificare quanto fissato all’interno dell’articolo 348 del codice penale del Codice Penale,  portando un forte inasprimento delle pene:

  • La pena detentiva massima sale da sei mesi previsti dall’attuale legislazione a due anni
  • Le sanzione  economiche invece, fissate attualmente  tra 103 e 516 €, a seconda dell’illecito commesso, salgono ad un totale che può variare tra i  10mila e 50mila euro, più sequestro di tutte le attrezzature utilizzate per lo svolgimento dell’attività abusiva.
  • La restituzione dei proventi della mediazione.

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