Detrazioni fiscali sull’affitto: a chi spettano e come ottenerle

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Anche nel 2016 è possibile ottenere delle detrazioni fiscali sull’affitto. Vediamo a chi spettano, quali sono le condizioni per ottenerle e come richiederle nel 730

Forse non tutti lo sanno, ma anche l’affitto può essere detratto dall’Irpef.

Le detrazioni fiscali sull’affitto permettono, agli aventi diritto, di chiedere e ottenere uno sgravio fiscale sul pagamento delle tasse di reddito annuali, per rimborsare una parte delle spese sostenute per l’affitto di un immobile; ma ad alcune condizioni.

Come fare per ottenere le detrazioni fiscali sull’affitto?

Vediamo insieme chi ha diritto a queste agevolazioni, quali sono le condizioni per ottenerle, come farne richiesta attraverso la compilazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi.

La prima condizione, purtroppo non scontata, è quella di avere un regolare contratto di locazione dell’immobile: ovviamente non si può richiedere una detrazione fiscale su un affitto che viene pagato in nero.

I contratti che possono beneficiare della detrazione fiscale sono:

–          I classici contratti di affitto 4+4

–          I contratti a canone calmierato (concordato) o convenzionale 3+2

–          I contratti a cedolare secca

–          I contratti agevolati per studenti

A queste detrazioni si aggiunge, a partire dall’anno 2016, l’abolizione della Tasi sulla prima casa comporta un ulteriore sgravio fiscale per tutti i locatari di immobili.

Per ottenere le detrazioni fiscali sull’affitto è necessario inoltre che l’immobile affittato si utilizzato come abitazione principale, quella in cui il locatario vive abitualmente. Nel caso in cui si affitti, ad esempio, una seconda casa, non si ha diritto alle agevolazioni fiscali sulle spese d’affitto.

Chi ha diritto alle detrazioni fiscali sull’affitto?

Abbiamo visto con quali tipi di contratto si possono richiedere le agevolazioni fiscali sui canoni di locazione. Vediamo ora quali categorie di affittuari hanno diritto alle detrazioni:

–         Inquilini a basso reddito

–         Giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni

–         Studenti fuori sede

–         Dipendenti trasferiti per motivi di lavoro

Andiamo ora a vedere a quanto ammonta la detrazione fiscale caso per caso.

Inquilini a basso reddito

Esistono due fasce di reddito che hanno diritto alle detrazioni fiscali sulle spese di affitto:

–         Inferiore a 15.493,71 euro all’anno

–         Compreso tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro all’anno

Tutti coloro che hanno un reddito annuo superiore a questa cifra non hanno diritto a detrazioni fiscali sull’affitto. Per gli aventi diritto invece, l’ammontare della detrazione cambia a seconda del tipo di contratto:

–         Con un contratto di affitto classico 4+4, chi ha un reddito inferiore ai 15mila euro può detrarre 300 euro per le spese di affitto; chi ha un reddito compreso tra 15mila e 30mila euro può detrarre 150 euro.

–         Con un contratto di affitto a canone concordato o convenzionale, chi ha un reddito inferiore ai 15mila euro detrarrà fino a 495,80 euro, mentre chi ha un reddito fino a 30mila euro potrà risparmiare 247,90 euro.

Giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni

I giovani tra i 20 e i 30 anni che affittano casa e hanno un reddito inferiore ai 15.493,71 euro hanno diritto a un rimborso massimo di 991,60 euro all’anno per i primi 3 anni di contratto di locazione di un immobile adibito a abitazione principale, sia per i contratti 4+4 che per i contratti 3+2.

L’importo detraibile va parametrato alla frazione di anno in cui la casa è stata adibita a abitazione principale: questo vuol dire che se la casa è stata affittata, ad esempio, da giugno a settembre, bisogna rapportare l’ammontare della detrazione a un periodo di 3 mesi.

Studenti fuori sede

Anche gli studenti fuori sede, che affittano un immobile per ragioni di studio ad almeno 100 km di distanza dal comune di residenza, nel comune dove ha sede l’università o in un comune limitrofo, hanno diritto alle agevolazioni fiscali sull’affitto.

La quota detraibile è pari al 19% delle spese di affitto sostenute, purché non superi l’ammontare complessivo di 2.633 euro, e può essere richiesta anche dai genitori che si sono accollati le spese di affitto per i figli studenti fuori sede. In questo caso specifico, a differenza che negli altri casi, rientrano non soltanto i contratti classici di locazione, ma anche altri tipi di contratto, perché l’obiettivo principale delle detrazioni è in questo caso quello di garantire il diritto allo studio.

Gli altri tipi di contratto per cui richiedere le detrazioni per gli studenti fuori sede sono:

–         Contratti di ospitalità

–         Atti di assegnazione in godimento e locazione stipulati con privati ma anche con enti per il diritto allo studio (università, collegi universitari, cooperative e onlus

Non rientrano invece i contratti di sublocazione.

Dipendenti trasferiti per motivi di lavoro

I dipendenti che hanno ricevuto un trasferimento per motivi di lavoro possono beneficiare delle detrazioni fiscali, purché:

–         Siano stati trasferiti a più di 100 km di distanza dal comune in cui risiedevano e lavoravano nei 3 anni precedenti;

–         Abbiano un reddito inferiore o compreso nella fascia che va dai 15mila ai 30mila euro circa.

L’ammontare delle detrazione fiscale è di 991,60 euro fino a un reddito imponibile di 15.493,71 euro; di 495,80 euro per i redditi compresi tra i 15.493,71 euro e i 30.987,41 euro.

Inquilini di alloggi sociali

A partire dal 2015 anche gli inquilini di alloggi sociali hanno diritto alle detrazioni fiscali sull’affitto. Gli sgravi ammontano a 900 euro per chi ha un reddito inferiore ai 15.493,71 euro, e a 400 euro per chi ha un reddito inferiore a 30.987,41 euro.

Come richiedere le detrazioni fiscali sull’affitto?

Le detrazioni fiscali sull’affitto spettano di solito all’inquilino intestatario del contratto di affitto; se ci sono più intestatari, le detrazioni vanno ripartite in percentuale tra i vari intestatari e non sono cumulabili tra loro.

Se l’ammontare delle detrazioni ottenute supera l’imposta sul reddito dovuta, è possibile portare la parte eccedente in compensazione per il pagamento dell’IRPEF dell’anno successivo, oppure chiedere un rimborso.

Per richiedere le detrazioni fiscali sull’affitto bisogna compilare il quadro E, sezione V “detrazioni per gli inquilini con contratto di locazione” del modello 730/2015.

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