Affitti, calano gli importi per combattere la crisi

La crisi economica si sa, ha fatto sentire i suoi effetti devastanti su quasi tutti i settori della nostra economia, compreso quello immobiliare, e nello specifico quello degli affitti: stando ad un’indagine di Confabitare, l’associazione dei proprietari immobiliari, le famiglie con reddito medio farebbero maggiore difficoltà a pagare gli affitti. Da qui, il dilagare di un fenomeno che si sta facendo sempre più strada su tutto il territorio italiano già dal 2013, e che continua a far sentire i suoi effetti nell’anno in corso : il ribasso degli affitti.

Stando ai dati registrati da Confabitare nel 2013  paragonati con quelli delle agenzia delle entrate, relative all’anno 2012, in tutto l’anno scorso si sarebbero registrate le seguenti percentuali di “minor fitto” : Bologna +42,5%, poi Padova +40,3%, Catania +35,8%, Palermo +33%, Bari +32,5%, Venezia +31,8%, Genova +30%, Cagliari +29,7%, Firenze +29%, Roma +28,6%, Milano +28%, Torino +27,5% e Napoli +22%

«In questo modo oltre ad evitare una possibile morosità dell’inquilino, il proprietario può sia mantenere in essere il rapporto con l’inquilino stesso, a volte un buon rapporto e anche di lunga data, e nel medesimo tempo aiutarlo a superare un momentaneo periodo di difficoltà». Queste le parole di Alberto Zanni, presidente di Confabitare che, di fronte alle percentuali del 10-15 % del ribasso del fitto ha poi continuato affermando:  << questo significa che un proprietario che incassava un affitto mensile di 600 euro lo riduce dai 60 ai 90 euro circa e un affitto di 1.000 euro viene ridotto dai 100 ai 150 euro circa. In questo momento di crisi i proprietari si dimostrano particolarmente sensibili alle difficoltà dei loro inquilini, trovando tutte le soluzioni possibili anche per evitare la dolorosa conclusione dello sfratto per morosità».

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