La tassa unica sugli immobili diventa il nuovo impegno del governo

La crisi economica ha portato delle conseguenze pesanti per il nostro paese questo si sa, ma di certo, chi ne ha pagato le “spese” in maniere maggiore sono stati e sono tutt’ora i proprietari d’immobili. Questi, ritrovatisi improvvisamente nel bel mezzo di un ciclone di tasse da pagare, che hanno rappresentato una batosta “economica” non da poco, hanno dovuto fare i conti anche con scadenze non sempre precise e complicazioni varie, come si suol dire ” oltre il danno anche la beffa”, si sapeva di dover pagare ma non sempre si conosceva il “quando”.

Da qui, l’accordo del premier Matteo Renzi con l‘Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, per la creazione di una local tax: un unica tassa sugli immobili che raggrupperebbe in se Imu e Tasi, obiettivamente già calcolate tenendo conto della stessa base imponibile. In questo modo il contribuente di ritroverebbe di fronte ad un’unica scadenza da rispettare, senza rinunciare però alla differenziazione tra prima e seconda casa e ad alcune altre detrazioni, per ora caratteristiche di Imu e Tasi.

Restano ancora poco chiari però alcuni punti della probabile tassa unica sugli immobili, come per esempio a quanto ammonterebbero i tagli rispetto all’attuale Imu e Tasi o se l’eventuale accorpamento anche della Tari. Del resto si tratta ancora di un progetto, che il Governo ha promesso di rendere più “reale” entro la fine dell’anno. Non ci resta altro da fare quindi, che attendere notizie, sperando che siano buone.

 

 

Partecipa alla discussione

Compare listings

Confrontare