Bonus Prima Casa: cos’è e come fare richiesta

Acquistare una casa è una responsabilità importante, da affidare alle mani esperte di un professionista del settore ma anche da ponderare lucidamente e cautamente per evitare di ritrovarsi tra le mani, poi, qualcosa di cui pentirsi.

Naturalmente, fa parte del gioco anche un investimento di una ingente somma di denaro.

Ma la legge italiana sancisce che, in determinate situazioni, ci si possa avvalere di un incentivo, chiamato Bonus Prima Casa.

Vediamo di cosa si tratta.

Cos’è

Il Bonus Prima Casa è un incentivo pensato per agevolare chi compra un immobile da adibire ad abitazione principale.

Naturalmente, non è destinato a tutti ma bisogna rientrare in alcuni requisiti di base che, ora, illustreremo nel dettaglio.

Innanzitutto, l’immobile non deve essere rientrare nelle categorie catastali A1, A8 e A9.

Inoltre, deve trovarsi nello stesso Comune di residenza del beneficiario (entro 18 mesi dall’acquisto).

Naturalmente, è possibile trasferire la residenza entro il tempo previsto, ma deve essere un atto dichiarato formalmente per non perdere il diritto al beneficio.

Queste agevolazioni continuano ad essere previste anche in casi particolari, come quelli in cui l’immobile si trova in un altro Comune dove l’acquirente svolge attività lavorativa, di studio o di volontariato, oppure se lo stesso è stato trasferito all’estero per ragioni di lavoro o se è un cittadino italiano trasferito all’estero (tutta va ampiamente documentato, ovviamente, all’atto dell’acquisto).

Ma non è tutto.

La Legge di Stabilità 2016, infatti, ha cambiato alcune regole riguardanti diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di un altro immobile ubicato nello stesso comune o di una nuda proprietà acquistata anche insieme al coniuge; casi particolari in cui sarà ancora possibile beneficiare del Bonus ma soltanto in determinate condizioni specifiche. Per questo, è diventato molto più facile prendere casa, poichè un nuovo immobile può essere acquistato, beneficiando delle agevolazioni, anche se si possiede già un immobile, a patto che sia stato acquistato con gli stessi benefici e che venga venduto entro entro 1 anno dalla data dell’atto.

Imposta di registro

Quando si acquista l’immobile da un privato o da un qualunque soggetto passivo Iva, la misura dell’imposta di registro da versare è del 2%. Il contribuente può anche scegliere di farla calcolare, però, sul valore catastale e non su quello di mercato.

IVA

Quando l’immobile viene acquistato dalla società costruttrice, si può fruire di un’aliquota Iva agevolata al 4%, da applicare sul prezzo di vendita della casa, e di imposte agevolate (ipotecaria fissa di 200 euro, catastale fissa di 200 euro, di registro fissa di 200 euro).

Successione/Donazione

Anche nel caso in cui l’acquisto della prima casa avvenga per successione o donazione sono previste le agevolazioni, in presenza dei requisiti di base illustrati.

Inoltre, chi vende e riacquista una prima casa ha diritto al credito d’imposta: la possibilità, cioè, di detrarre dalla nuova imposta da pagare, quella già pagata per il vecchio immobile che ha beneficiato delle agevolazioni prima casa, a patto però, come segnalato anche in precedenza, che la vendita avvenga entro 1 anno dall’acquisto formale della nuova abitazione.

 Tasse

Anche le tasse sono agevolate in caso di prima casa.

Se si acquista direttamente dal costruttore, infatti, si paga un’IVA ridotta al 4%, anziché al 10%; inoltre si pagano imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna.

Se, invece, chi vende è un privato o una società, l’imposta di registro si paga con aliquota ridotta al 2% e imposta ipotecaria e catastale in misura fissa pari a 200 euro.

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