Tasse sugli immobili : in italia sono il doppio degli altri paesi

Aspettando un reale provvedimento, e una reale presa di posizione del premier Renzi in merito alla questione “ abolizione Imu e Tasi“, continuano ad arrivare dati scoraggianti, per quanto riguarda le tasse sugli immobili in Italia.

Stando a quanto riportato in un recente studio pubblicato da Confedilizia, il carico fiscale che pende sugli immobili nel nostro paese, ammonterebbe addirittura al doppio di quello degli altri paesi europei.

L’associazione ha chiarito tali dati sottolineando che al di la del carico delle imposte patrimoniali ( Imu e Tasi ) – che dal 2012 al 2015  può essere stimato intorno ai 94 miliardi di euro – i proprietari d’immobili pagherebbero ogni anno altri 20 miliardi, suddivisi in : Ires, Irap, Irpes, imposta di bollo ecc..

Un carico fiscale veramente enorme caratteristica esclusiva del nostro paese.

Negli altri stati europei infatti, le tasse sulla casa possono essere racchiusi in due, al massimo tre gruppi, secondo il seguente schema:

  • In Francia le imposte sulla casa possono essere riassunte in Tax fonciere, dovuta dal proprietario dell’abitazione, Impot de solidaritè sur la fortune (Isf) sui patrimoni netti posseduti superiori a 800.000 euro e Tax d’habitation, dovuta dall’inquilino dell’immobile.
  • In Germania invece, i proprietari d’immobili sono sottoposti al pagamento della Tassa fondiaria, calcolata dai comuni in base al valore catastale, la Tassa di proprietà che varia da città a città e gli Oneri urbanistici-tasse locali.
  • In Spagna, il carico fiscale pendente sugli immobili si riduce addirittura ad un unica tassa: Impuesto sobre Bienes Immeubles (Ibi).

Tirando le somme quindi, i costi fissi legati alle abitazioni assorbirebbero in Italia fino al 50% del reddito familiare, dato del tutto irreale in altri paesi europei: che sia arrivato il momento che le promesse di Renzi si tramutino in realtà?

 

 

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