Dopo una serie infinita di voci, non del tutto credibili, è finalmente arrivato l’annuncio: dal 1 luglio 2015 la certificazione energetica subirà una totale rivoluzione.
Il prossimo mese infatti, entrerà in vigore una nuova normativa, destinata ad integrare l‘attuale APE ( Attestazione di Prestazione Energetica), che porterà con e una serie di grandissimi cambiamenti, primo tra tutti, la ” validità nazionale” del certificato. I criteri per il rilascio del certificato energetico diventeranno quindi uguali per tutte le Regioni, che avranno due anni di tempo per mettersi in regola, con quelle che saranno le nuove disposizioni in materia.
Quindi, metodi di calcolo della classe energetica di edifici ed unità immobiliari uguali per tutti e, l’indice di prestazione energetica dell’edificio in questione, o dell’unità immobiliare dov’è sita l’abitazione in esame, dovrà essere riportato all’interno di questo nuovo certificato APE, destinato a stravolgere completamente il campo della certificazione energetica, così come l’abbiamo conosciuta fino ad ora.
Dal primo luglio in poi, anche le emissioni di anidride carbonica e la quantità di energia esportata, dovranno essere indicati all’interno del certificato energetico, che non indicherà più sette classi energetiche ma dieci: la classe più alta sarà indicata con A4, fino ad arrivare alla minima, che verrà invece classificata con una G.
Ma non finisce qui.
Altra novità di questo nuovo certificato APE, in vigore dal 1 luglio, è lo spazio riservato alle eventuali proposte per il miglioramento energetico dell’immobile, che dovranno essere redatte da un certificatore riconosciuto, che dovrà svolgere un sopralluogo non solo all’interno dell’abitazione in questione, ma in tutto l’edificio.
E’ inoltre in programma l’istituzione del SIAPE, una sorta di “catasto alternativo” destinato ad unirsi in futuro a quello tradizionale, in cui le Regioni, dovranno depositare tutti i documenti relativi ai dati energetici degli edifici, siti sul proprio territorio.
