Cosa sono le tiny house?

Piccole ma assolutamente complete, spesso ecologiche e immerse nella natura, indipendenti e infinitamente pratiche: sono le tiny house, nuova tendenza in fatto di casa che sta spopolando, soprattutto tra gli amanti di uno stile di vita più country e sostenibile.

La classica “casa di Biancaneve”, insomma, rimodernata e divenuta persino tech per contestualizzarsi ai giorni nostri, mantenendo un’intenzione assolutamente green.

Dagli USA all’Italia

Sembrerebbe proprio che la recente ondata di consumismo imperante stia lasciando il posto ad influenze completamente opposte.

Il concetto di casa ampia e spaziosa che ha dominato gli anni ’80 e ’90, infatti, si è capovolto in quello di dimore decisamente più piccole, spesso indipendenti, de-localizzate in ambienti completamente naturali, come viali di campagna, boschi e grandi spazi verdi. Le dimensioni diventano poco importanti, a patto, ovviamente, che vengano sfruttate al massimo in ogni più piccolo angolo nascosto.

Non è un caso, anzi, che ci sia il lavoro di professionisti ed architetti dietro queste abitazioni: letti a scomparsa, arredi multiformi e soppalchi sono soltanto alcuni degli escamotage che si utilizzano per dotare queste mini-house di ogni comfort possibile, senza dover rinunciare proprio a nulla.

Il boom è avvenuto negli USA e si è espanso globalmente a macchia d’olio: anche in Italia, da qualche tempo, molti giovani puntano proprio su questo tipo di soluzione, intenzionati a vivere più fuori casa, che al suo interno.

I vantaggi

Dietro questo tipo di opzione c’è una serie infinita di vantaggi da considerare.

Innanzitutto i costi di costruzione e di mantenimento: a patto di eseguire tutto secondo normativa (che varia tra dimore fisse o mobili), le tiny house si rivelano, infatti, le più economiche al mondo, partendo da budget anche inferiori a 30.000€ e puntando ad azzerare le questioni mutuo ed utenze; questo perché si tratta di metrature molto piccole, con bassi costi di gestione che, in tantissimi casi, possono essere portati avanti in maniera completamente alternativa, con pannelli solari ed altre strumentazioni che sfruttino energia pulita, senza bisogno di allacciare le classiche utenze cittadine.

In questo specifico caso, tra l’altro, questi nuclei diventano completamente autosufficienti: depurazione dell’acqua, energia elettrica, sistemi di raccolta e concimazione dei terreni avvengono secondo natura, sfruttando il riciclo dei rifiuti umidi, l’energia solare e quella eolica, seguendo le indicazioni di un progetto iniziale che può rivelarsi un vero e proprio input per l’inizio di un nuovo stile di vita.

La parola d’ordine, insomma, è “essenziale“: tutto è sempre a portata di mano, utile, fondamentale; niente sprechi, niente reti domestiche di alcun tipo… e libertà assoluta!

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