La nuova riforma del condominio, entrata in vigore il 18 giugno 2013, ha modificato non soltanto le norme inerenti a spese condominiali, maggioranze in assemblea e parti comuni, ma ha anche ampliato notevolmente i compiti dell’amministratore di condominio.
Attualmente, questi si possono suddividere in :
- Compiti gestionali
-E’ l’amministratore a dover convocare almeno una volta l’anno l’assemblea ordinaria e, in genere, anche quelle straordinarie
-In quanto custode del regolamento condominiale è obbligato a farlo rispettare
-Seguendo il principio di parità di uso da parte dei condomini, l’amministratore deve disciplinare l’uso delle parti comuni
-E’ compito dell’amministratore verificare la legittimità delle delibere assembleari e farle applicare
-Stando al testo della nuova riforma, l’amministratore deve tenere un registro aggiornato dei condomini
-In caso di voto positivo dell’ assemblea per l’attivazione del sito internet condominiale, sta all’amministratore tenerlo aggiornato.
-Redazione dei verbali
-L’amministratore può ordinare, per motivi di opportunità, urgenza o scarsa spesa, delle opere che non è bene rimandare a dopo la decisione di un assemblea ( rimozione rami spezzati, ghiaccio dal tetto)
- Compiti impiantistici:
-E’ l’amministratore a doversi accertare che la manutenzione dei vari impianti ( ascensore, riscaldamento) venga effettuata, ed è sempre lui a dover conservare la relativa documentazione
- Compiti giudiziali:
-Rappresentanza nella mediazione extraprocessuale. Tale mansione è applicabile soltanto se l’amministratore è stato eletto a tela scopo con delibera a maggioranza degli intervenuti e almeno metà del valore dell edificio
-Rappresentanza in giudizio, anche solo a tutela di una parte dei condomini
-Ripartizione delle spese legali tra i condomini, in base ai millesimi di proprietà.
-Altri obblighi collegati al giudizio
- Compiti fiscali:
-Versamento delle ritenute ( anticipo sulle imposte dovute al fisco)
