Lo sai perché i Colli Aminei si chiamano così?

I Colli Aminei sono una zona di Napoli appartenente alla municipalità Stella-San Carlo all’Arena e, insieme a Capodimonte, rappresentano i due più importanti polmoni verdi della città.Degni di menzione sono il Parco del Poggio, aperto nel 2001, che si estende sul lato della collina che affaccia a mare e il Parco di via Nicolardi, inaugurato invece nel 2008, e caratterizzato dalla presenza di alcune strutture d’intrattenimento, come le piste di pattinaggio.

Ma, anche se la costruzione dei parchi è da imputare ad epoca recente, i folti boschi sono sempre stata una caratteristica dei Colli Aminei che a loro, devono l’origine del nome.

Colli Aminei a Napoli, da luogo di villeggiatura a cava a cielo aperto

La fama di rinomato luogo di villeggiatura dei Colli Aminei risale all’epoca dei romani, che amavano trascorrere le loro vacanze in quelle zone, ammaliati dalle aree verdi e dall’aria salubre: ed è proprio la bellezza del luogo ad essere alla base di una delle due leggende che circolando sulla nascita del nome della zona. Secondo qualcuno infatti, il toponimo “Aminei” deriva dalla deformazione del termine “ameni”, dovuta alla pronuncia in dialetto.

Secondo altri invece, l’attuale nome della zona delimitata dalla salita di Capodimonte, deriverebbe da quello di una popolazione della Tessaglia citata anche da Aristotele, che non solo avrebbe colonizzato la zona in periodo dorico, ma avrebbe anche piantato sulla collina di Capodimonte numerosi vigneti, da cui veniva prodotto il “vino amineo”, che i Romani rinominarono Falerno

Nel XVIII secolo la zona, all’epoca ancora esterna alla città, vide iniziare l’estrazione del tufo sia a cielo aperto che mediante gallerie, le stesse che verranno poi utilizzate come sede momentanea delle Industrie Meccaniche Aeronautiche Meridionali, che hanno potuto così continuare a produrre nonostante i bombardamenti. L’estrazione di tufo a cielo aperto continua tutt’oggi

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