Legge di Stabilità 2015, ecco tutte le novità in vigore per l’immobiliare

La legge di stabilità, entrata in vigore nel 2009 in sostituzione della finanziaria, è appunto una legge che insieme al bilancio dello Stato, regola la vita economica del paese, grazie ad una serie di misure di finanza e politica, per un’intero triennio. Ed è giunta di recente la notizia che la legge di stabilità 2015, in attesa dell’ok della Camera, potrebbe essere approvata senza nessun cambiamento al testo attualmente in esame, quindi, è buona norma esaminare i punti inerenti alle “novità immobiliari”, in modo da poter capire quali sono le novità a cui andranno incontro i “proprietari di mattoni”.

Com’era stato anticipato da una serie di “indizi” presenti sul web sono stati riconfermati  gli ecobonus : 65% per le riqualificazioni energetiche degli immobili e 50% per la ristrutturazione, nuovi mobili o elettrodomestici di ultima generazione. I provvedimenti sono stati riconfermati fino al 31 dicembre 2015.Tra gli ecobonus previsti per l’anno 2015 vanno ricordati anche le sovvenzioni riconosciute per  gli interventi atti a mettere gli edifici in sicurezza da eventi sismici, che ricevono un bonus del 65%, per una spesa complessiva massima di 96 mila euro. Idem per quanto riguarda l’acquisto e l’installazione di impianti di riscaldamento che si alimentano con materiali biologici combustibili ( come la caldaie a biomassa):  in questo caso per accedere al bonus, il tetto massimo di spesa è di 30 mila euro.

Cambia la ritenuta d’acconto cui le banche e le poste  hanno diritto per questo tipo di operazioni che, dal 4  sale all’8%. altra novità introdotta dalla legge di stabilità 2015 in materia immobiliare è l’arco di tempo in cui le imprese, che hanno ristrutturato degli immobili, devono venderli per accedere alla detrazione del 50%: dai sei mesi precedentemente previsti si sale a diciotto.

Ultima novità ma non per importanza, sono gli oltre 400 milioni di euro divisi da adesso fino al 2024, previsti per il recupero degli alloggi sociali, mentre invece, 200 milioni, sono stati destinati a interventi mirati nelle zone più degradate dei nostri Comuni: gli enti locali dovranno presentare i loro progetti entro  il 31 dicembre 2015, questi saranno esaminati da un team di specialisti, che predisporrà poi l’accesso o meno ai fondi.

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