Mark Zuckerberg – il creatore di Facebook – ha di recente depositato un brevetto che gli permetterà, nel caso sia accettato, di vendere i dati sensibili registrati dagli utenti sul suo social a banche e istituti di credito, in modo che questi possano avere ulteriori fattori a disposizione, per la ricostruzione della storia personale di ogni “pagatore.
Sottolineando che si tratta ancora di un’ipotesi, elaboriamo un ” caso ” che ci permetta di renderci conto di quale sarà il ruolo giocato da Facebook nella concessione di un mutuo, se il brevetto dovesse andare realmente in porto.
Un soggetto si reca in banca e chiede che gli sia concesso un mutuo.
L’impiegato, che ha a disposizione il contatto Facebook di questi, può liberamente ricostruire la sua storia e quella delle persone presenti nella sua lista d’amici, mettendo in luce eventuali debiti in corso o insoluti.
Quello che ne uscirà fuori sarà un quadro che gli permetta di giudicare non soltanto se il soggetto sia un cattivo pagatore o meno, ma metterà a disposizione dell’ente anche una panoramica sulle persone frequentate da questi, che potrebbero o meno garantire per il “soggetto richiedente”.
Tale analisi, insieme alla competenza degli enti e agli strumenti “d’indagine” a loro disposizione fino ad oggi, decreteranno la concessione o meno del mutuo.
Ripetendo ancora una volta che per ora il ruolo di ” Facebook come giudice” nella concessione di un mutuo è ancora ipotetico, passiamo ad analizzare i pareri contrari e le accuse mosse alla proposta presentata da Zuckerberg.Per prima cosa abbiamo l’intoccabile violazione della privacy. Subito dopo viene l‘accusa di generalizzazione, che vedrebbe un utente pagare le conseguenze delle azioni altrui in maniera inconsapevole e incolpevole: un soggetto cattivo pagatore potrebbe minare la mia buona reputazione e viceversa.
Per ora, il pericolo che Facebook possa entrare così nel profondo delle nostre vite sembra ancora lontano, ma fare attenzione a chi si aggiunge alla propria lista di amici e a quel che si posta è, e sarà sempre una scelta saggia.
