Il Governo stanzierà 68 milioni di euro per porre fine all’emergenza abitativa

Affitti, case popolari occupare, condizioni d’indigenza, diritto alla casa, queste sono solo alcune delle motivazioni che, hanno portato il Governo a correre ai ripari, cercando un soluzione ad uno dei problemi forse più gravi della società moderna: l’emergenza abitativa.

Di recente infatti, molti reportage televisivi e servizi giornalistici, hanno riportato alla luce le condizioni di precarietà ed indigenza in cui versano numerosi cittadini italiani. La più difficile tra tutte risulta essere la situazione abitativa nelle grande metropoli, prima tra tutte Milano dove il Presidente Roberto Maroni ha dichiarato di aver investito 390 milioni di euro per ristrutturare e quindi distribuire gli appartamenti di edilizia popolare al momento sfitti, e per sbloccare entro il 2017 dei cantieri che daranno vita a 8200 alloggi nuovi.In più, è stato promesso lo stanziamento di altri 35 milioni di euro da utilizzare a sostegno di chi vive in case popolari e si ritrova in una situazione di disagio : barriere architettoniche, morosità incolpevole ecc..

Di questi giorni poi, la risposta del Governo al problema, che attraverso la voce di Enrico Seta, il capo della segreteria tecnica del Ministero delle Infrastrutture, ha fatto sapere che ben 68 milioni di euro saranno stanziati per ristrutturare gli alloggi pubblici su tutto il territorio nazionale. Dopo aver censito gli alloggi (circa 20 mila) che hanno bisogno di un recupero, ha spiegato Seta a margine di un convegno, il Governo li ha divisi in due blocchi: quelli per cui sono sufficienti lavori fino a 15 mila euro, e quelli per cui il margine da spendere arriva fino a 50 mila. I soldi verranno sbloccati e distribuiti all’indomani dalla firma del decreto Emergenza abitativa, la cui firma è prevista entro fine anno: entro la prima metà del 2015 dovrebbero partire le ristrutturazioni.

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