Ci siamo, il Decreto Sblocca Italia è approdato sulla gazzetta in data 13 settembre, ed è quindi da considerare ufficialmente in vigore. Composto da ben 45 articoli, il Decreto, considerato l’asso nella manica giocato dal Governo per il rilancio del mercato immobiliare, prima di diventare del tutto operativo ha subito una serie di “correzioni” e cancellazioni, ed è quindi un pò diverso da come ce lo ricordiamo. Sono stati cancellati infatti:
- Il regolamento unico edilizio, pensato per dare uniformità a tutti i Comuni italiani in materia “edile”
- Le semplificazioni per interventi di efficienza energetica.
Restano invece le semplificazione dei permessi per costruire o ristrutturare immobili, quindi d’ora in poi basterà comunicare al proprio Comune l’inizio dei lavori e le agevolazioni fiscali del 20%, per chi acquista un’immobile direttamente dall’impresa costruttrice e lo destina poi “all’affitto”.
Buone nuove anche per le imprese, che potranno contare sull’articolo 30 scritto apposta per loro. Previste infatti all’interno dello Sblocca Italia delle norme specifiche per il rilancio delle strutture alberghiere, con un occhio di riguardo per quelle attività formate da più immobili, siti nello stesso Comune, sottoposti però a gestione di un’unico titolare/società.
