Comprare casa: investire nel mattone conviene?

Comprare casa: investire nel mattone conviene?

Gli italiani sono sempre stati un popolo di risparmiatori e conseguentemente di investitori: e cosa c’è di più sicuro e più allettante se non investire nell’acquisto di un immobile?

Dopo alcuni anni in cui gli investimenti immobiliari hanno subito un sensibile calo, complice anche la crisi, oggi pare che gli italiani stiano tornando lentamente a investire i loro risparmi nel mattone.

Secondo gli italiani investire nel mattone conviene

Se nel 2014 la percentuale di chi riteneva un investimento immobiliare un buon investimento era scesa ai minimi storici (24% contro il 70% del 2006), oggi sembra che l’acquisto di un immobile torni a esercitare il suo fascino sugli investitori italiani, soprattutto al Sud.

Certo acquistare una casa di proprietà, liberandosi così della preoccupazione di pagare un affitto e realizzando un investimento per la vita è il sogno di molti, se non di tutti. Oggi il 29% (ben 5% in più rispetto all’anno scorso) degli italiani si dice disposto e interessato a investire nel mattone.

Mutui in aumento: così gli italiani comprano casa

Le modalità con cui si sceglie di acquistare casa sono diverse da un tempo: oggi chi deve acquistare un immobile sceglie di farlo prevalentemente tramite un mutuo, perché la disponibilità economica di un lavoratore con uno stipendio medio non è più quella di una volta, soprattutto se parliamo di liquidi.

Le domande per ottenere un mutuo da parte delle famiglie italiane sono aumentate sensibilmente nell’ultimo anno, così come è aumentato l’ammontare complessivo dei finanziamenti erogati per l’acquisto di un’abitazione: oltre 10 mila mln di euro nel secondo trimestre 2015.

In particolare nella Regione Campania, per i mutui sono stati spesi, solo nel secondo trimestre del 2015, 567 mln di euro: più 66% rispetto allo stesso trimestre del 2014. Un dato che dimostra come le famiglie italiane stiano lentamente uscendo dalla crisi, e stiano ricominciando a investire nel mercato immobiliare.

Investimento immobiliare: l’identikit del mutuatario

Chi è l’italiano “tipo” da mutuo? Le statistiche cambiano leggermente da regione a regione, ma è possibile comunque identificare l’italiano tipo che ha fatto richiesta per ottenere un mutuo nel primo semestre 2015: si tratta di un dipendente con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, poco al di sotto della soglia dei 40 anni.

Al Sud nello specifico il mutuatario tipo si identifica in un 40enne con contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma anche lavoratore autonomo. Al Sud Italia infatti si erogano molti più mutui (4,9%) a liberi professionisti e lavoratori autonomi di quanto non accada nelle altre macroaree, anche se l’ammontare del finanziamento concesso è più basso: l’importo finanziato è inferiore di 3 punti percentuali a quello dei mutui concessi nelle altre regioni.

Che tipo di casa acquistano gli italiani?

Le preferenze evidenziate per quanto riguarda la tipologia di appartamento acquistato dagli italiani si orientano verso immobili di medie dimensioni, quindi bilocali e trilocali, dati confermati dall’ammontare dei finanziamenti richiesti e ottenuti dagli italiani, che si aggirano intorno ai 100mila euro. In particolare, il mutuo medio concesso in Campania è di circa 113mila euro.

Un altro dato interessante riguarda la compravendita di appartamenti di grandi dimensioni, che nel 2014 ha fatto registrare un trend positivo, con l’incremento più significativo rispetto all’anno precedente (+16,5% di compravendite per immobili di grandi dimensioni rispetto alle abitazioni medie: +13,8% e medio-piccole: +15,5%).

Un aspetto, quest’ultimo, che fa ben sperare in una prossima ripresa del mercato immobiliare italiano e campano: il quadro che si delinea per i prossimi anni sembra abbastanza positivo, e segnerà certamente un ritorno all’investimento nel mattone da parte degli investitori italiani.

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