Lo Stato ha elaborato una serie di agevolazioni, al fine di migliorare la vita del cittadino, sopratutto dal punto di vista fiscale. Ma, vuoi a causa di una disinformazione generalizzata, mancato interesse o mancata pubblicità, alcuni di questi provvedimenti cadono nel dimenticatoio, passando del tutto inosservati, o rimanendo patrimonio di pochi eletti: come nel caso delle agevolazioni fiscali sui mutui. L’agevolazione in questione consiste nella detrazione dall’Irpef degli interessi passivi e oneri accessori, pagati sui mutui dal 1998. Vediamo come funziona.
Chi ha diritto alle agevolazioni fiscali sul mutuo?
Prima di tutto è bene chiarire che l’agevolazione in questione equivale ad una detrazione del 19%, calcolabile su un importo massimo pari a 2.582,25 euro, su tutti i mutui accesi per interventi di:
1. Ristrutturazione – nel caso si sia in possesso di un provvedimento di abilitazione comunale dal quale risulti che l’autorizzazione riguarda i lavori indicati nell’articolo 3, comma 1-lettera d), del Dpr 380/2001, o di analoga dichiarazione scritta dal responsabile del competente ufficio comunale.
2. Costruzione – in questo caso la quota di interessi del coniuge a carico non può essere detratta dall’altro coniuge.
3. Acquisto abitazione principale – in questo caso la detrazione spetta a chi stipula il contratto di mutuo, e che sarà legalmente in possesso della casa ( con qualsiasi diritto reale )
Agevolazioni fiscali sul mutuo: i requisiti richiesti
Per poter accedere alle agevolazioni fiscali sul mutuo è necessario ricorrano le seguenti condizioni:
1. il mutuo deve essere stato stipulato o nei 6 mesi prima i lavori, o nel 18 successivi.
2. L’immobile deve diventare l’abitazione principale del contribuente, entro 6 mesi dal termine dei lavori
3. Il mutuo deve essere stato stipulato o dal futuro proprietario, o da colui che godrà di altri diritti reali sull’immobile ( usufrutto etc…)
Il contribuente che ha intenzione di richiedere la detrazione, dovrà avere a sua disposizione le ricevute che attestino i diversi pagamenti. Il diritto alla detrazione decade, nel momento in cui dovesse venir meno uno dei requisiti sopraelencati, e a partire dal periodo d’imposta successivo